Roma, le 15 vittorie più belle nei derby

Dal primo derby, quello di "Sciabbolone" Volk, ai quattro gol di El Shaarawy, Dzeko, Florenzi e Perotti: i successi indimenticabili
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<strong>1. Il primo derby </strong><br />8 dicembre 1929, Lazio e Roma si sfidano per la prima volta in campionato alla Rondinella, lo stadio laziale. Vince la Roma grazie a un gol di Rodolfo Volk (1-0), lo "Sciabbolone" primo grande bomber della storia romanista.
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<strong>2. Il derby di Manfredini</strong><br/>Un derby che per una generazione di romanisti ha rappresentato una partita simbolo. Il 13 novembre 1960 la Roma travolge la Lazio 4-0 grazie alla tripletta di Pedro Manfredini e al gol di Alberto Orlando. È la quinta vittoria consecutiva per i romanisti nei derby, una striscia eguagliata tra il 2009 e il 2011.
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<strong>3. "Roma ti amo" </strong><br/>23 ottobre 1983, dopo oltre tre anni torna il derby. La Roma è campione d'Italia in carica e viene accolta dai tifosi con uno striscione gigante in Curva Sud rimasto nella storia: "Roma ti amo". Sul campo non c'è partita, troppo alto il divario tra una Lazio neopromossa e una squadra che gioca in Coppa dei Campioni: finisce 2-0 per i giallorossi con reti di Nela e Pruzzo.
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<strong>4. Il derby di Rudi Voeller</strong><br />18 marzo 1990, Roma e Lazio si affrontano al Flaminio, lo Stadio Olimpico, chiuso per ristrutturazione in vista dei Mondiali, non è ancora stato ultimato. È un derby ad alta tensione, la Roma cerca una vittoria che in campionato le manca da 7 anni, da quel famoso "Ti amo". La squadra allenata da Radice passa in vantaggio al 30' con Voeller (assist di Giannini) e amministra il vantaggio fino al termine.
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<strong>5. Il derby di Mazzone</strong><br />Il 27 novembre 1994 è il giorno di un derby leggendario. Nell'Olimpico laziale, la Roma di Carlo Mazzone ribalta tutti i pronostici e rifila un 3-0 senza appello alla squadra di Zeman: segnano Balbo, Cappioli e Fonseca, una sequenza che i tifosi ricordano ancora oggi. E a fine paritita, tutti sotto la Sud, Mazzone compreso. Giannini, capitano di quella squadra, ci ha rivelato un retroscena curioso: «Mazzone entrò nello spogliatoio prima della partita e attaccò al muro una pagina del vostro giornale che evidenziava, giocatore per giocatore, la superiorità della Lazio. Mazzone ci guardò e ringhiò “aho, avete visto che scrivono? Andate e fateje vede’ se è vero”».
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<address><strong>6. Delvecchio e ancora Totti: la Roma torna a vincere</strong><br/>Finalmente Roma! L'11 aprile 1999 la Roma torna a vincere un derby a quasi cinque anni di distanza dalla famosa stracittadina di Mazzone e lo fa dopo<br/>una stagione, quella precedente, in cui aveva perso addirittura quattro volte su quattro contro la Lazio. Nella notte del riscatto è protagonista Marco Delvecchio, autore di una doppietta. Al 90', il secondo gol di Totti nel derby dopo quello dell'andata fissa il risultato sul 3-1 finale. Il<br/>numero dieci segna e mostra la maglia con il messaggio: "Vi ho purgato ancora!". Una frase che molti laziali contestano, ma che resta nella<br/>storia dei derby.
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<strong>7. Quattro gol in 31 minuti: stravince la Roma di Capello</strong><br/>Il primo derby di Fabio Capello sulla panchina della Roma finisce con un risultato clamoroso: 4-1 per Totti e compagni, scatenati nella prima mezz'ora. Delvecchio e Montella segnano una doppietta a testa nei primi 31 minuti e condannano la Lazio di Eriksson a una sconfitta pesantissima.
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<address><strong>8. «Grazie Paolo Negro!»</strong><br/>Il derby più dolce per un tifoso: vincere grazie a un'autorete. La Roma ci riesce il 17 dicembre del 2000: la Lazio è campione d'Italia in carica, la<br/>squadra di Capello è lanciatissima in testa alla classifica e sogna di portare via il tricolore ai "cugini". La partita è equilibrata, tiratissima. Non manca lo spettacolo: Cafu delizia i tifosi con un triplo<br/>sombrero su Nedved. Il gol arriva grazie a un episodio: Nesta, nel tentativo di rinviare dopo una respinta di Peruzzi, colpisce Negro sul<br/>petto e la palla finisce in rete. È l'unico gol dell'incontro. La Roma fa festa e sogna lo scudetto.
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<strong>9. Cinquina Roma. E Montella ne fa quattro</strong><br />Il 10 marzo 2002 la Roma ha lo scudetto sul petto ed è in corsa per un bis che sarebbe clamoroso. Non c'è Batistuta e Montella non lo fa rimpiangere. L'Aeroplanino romanista segna quattro gol, di cui due di testa, e manda in tilt Nesta, capitano laziale sostituito da Zaccheroni all'intervallo. Una notte magica con un sigillo prezioso: il pallonetto da fuori area di Totti a Peruzzi per un 5-1 storico.
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<strong>9. Cinquina Roma. E Montella ne fa quattro</strong><br />Il 10 marzo 2002 la Roma ha lo scudetto sul petto ed è in corsa per un bis che sarebbe clamoroso. Non c'è Batistuta e Montella non lo fa rimpiangere. L'Aeroplanino romanista segna quattro gol, di cui due di testa, e manda in tilt Nesta, capitano laziale sostituito da Zaccheroni all'intervallo. Una notte magica con un sigillo prezioso: il pallonetto da fuori area di Totti a Peruzzi per un 5-1 storico.
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<strong>10. Il record di vittorie: Lazio-Roma 0-2</strong><br/>26 febbraio 2006, un giorno storico per la Roma. Con Totti a bordocampo con le stampelle a causa del grave infortunio alla caviglia di una settimana prima, la squadra di Spalletti centra un record prestigioso e storico: undici vittorie consecutive in Serie A. Di Taddei e Aquilani le reti della partita.
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<strong>11. Il derby di Cassetti</strong><br/>Il derby del 6 dicembre 2009 è quello di Marco Cassetti, terzino che a undici minuti dal novantesimo segna l'unico gol di quel Roma-Lazio, un colpo da tre punti sotto la Curva Sud. In panchina c'è Ranieri,<br/>l'allenatore capace di prendere in corsa una squadra in grave crisi e di portarla a un soffio dallo scudetto.
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<strong>11. Il derby di Cassetti</strong><br/>Il derby del 6 dicembre 2009 è quello di Marco Cassetti, terzino che a undici minuti dal novantesimo segna l'unico gol di quel Roma-Lazio, un colpo da tre punti sotto la Curva Sud. In panchina c'è Ranieri, l'allenatore capace di prendere in corsa una squadra in grave crisi e di portarla a un soffio dallo scudetto.
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<address><strong>11. "The king of Rome is not dead!"</strong><br />13 marzo 2011, il giorno di Francesco Totti. La Roma allenata da Vincenzo Montella batte 2-0 la Lazio grazie alla doppietta del capitano: al 69' su punizione e al 91' su rigore. Un'impresa resa indimenticabile dalla dedica del telecronista inglese Richard Whittle: «The king of Rome is not dead».
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<strong>12. La chiesa al centro del villaggio</strong><br />Il 22 settembre 2013 la ferita della sconfitta nel derby della finale di Coppa Italia è ancora fresca. Ma la Roma «rimette la chiesa al centro del villaggio» (parole di Rudi Garcia) con una vittoria che riporta fiducia e lancia la squadra verso i dieci successi consecutivi nelle prime dieci giornate. I gol sono di Balzaretti e Ljajic. 
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<strong>14. Il derby di Yanga-Mbiwa e "la grande bellezza"</strong><br />Il 25 maggio 2015, alla penultima giornata, Lazio e Roma si sfidano in un derby che vale il secondo posto e l'accesso diretto alla Champions League: la squadra di Rudi Garcia nella seconda parte di stagione ha deluso e Pioli, tecnico laziale, sogna un clamoroso sorpasso. La Roma passa in vantaggio a metà secondo tempo con Iturbe, uno dei suoi pochi gol romanisti, ma la Lazio pareggia grazie a Djordjevic. Passano quattro minuti e i romanisti tornano avanti: punizione di Pjanic e colpo di testa vincente di Yanga-Mbiwa, l'uomo che non ti aspetti. È festa giallorossa sotto la Sud, la "grande bellezza" come Totti e compagni scrivono su una maglia celebrativa: secondo posto matematico conquistato.
© AS Roma via Getty Images
<strong>14. Il derby di Yanga-Mbiwa e "la grande bellezza"</strong><br />Il 25 maggio 2015, alla penultima giornata, Lazio e Roma si sfidano in un derby che vale il secondo posto e l'accesso diretto alla Champions League: la squadra di Rudi Garcia nella seconda parte di stagione ha deluso e Pioli, tecnico laziale, sogna un clamoroso sorpasso. La Roma passa in vantaggio a metà secondo tempo con Iturbe, uno dei suoi pochi gol romanisti, ma la Lazio pareggia grazie a Djordjevic. Passano quattro minuti e i romanisti tornano avanti: punizione di Pjanic e colpo di testa vincente di Yanga-Mbiwa, l'uomo che non ti aspetti. È festa giallorossa sotto la Sud, la "grande bellezza" come Totti e compagni scrivono su una maglia celebrativa: secondo posto matematico conquistato.
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<strong>15. Quattro gol nel derby del ritorno di Spalletti</strong><br />El Shaarawy, Dzeko, Florenzi, Perotti. Il 3 aprile 2016 la Roma cala il poker nel primo derby dopo il ritorno in panchina di Luciano Spalletti: 4-1 il risultato finale. Da incorniciare il gol di Florenzi, un destro al volo bellissimo. Per lui, romano e romanista, la gioia è doppia.
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