Rugby, il Mondiale come occasione per contatti tra Italia e Giappone

© Federugby

Il nostro ambasciatore a Tokyo presenta una serie di iniziative per promuovere i nostri prodotti. Gli azzurri, nel giorno libero, fanno visita ai bambini di una scuola elementare

TOKYO (Giappone) - Nuove opportunità di promozione dell'immagine dell'Italia in Giappone, a pochi giorni dall'inizio dei Mondiali di rugby. Una conferenza di presentazione si è svolta nella sede dell'Ambasciata italiana a Tokyo, con la partecipazione della Federazione Italiana Rugby, in attesa della prima partita della Nazionale contro la Namibia, domenica a Osaka. “Nella piena consapevolezza dell'importanza attribuita dal Giappone all'organizzazione della Coppa del Mondo di rugby, la prima in Asia - ha spiegato l'ambasciatore Giorgio Starace - abbiamo deciso di fare del nostro meglio per trarre beneficio da questa manifestazione sportiva, concependola anche come vetrina per promuovere l'offerta culturale, commerciale e turistica italiana”. A sostenere l'evento a Osaka anche la Camera di Commercio Italiana con Piazza Italia, progetto promozionale itinerante che seguirà la nazionale assieme alla Fir attraverso l'organizzazione di un festival settimanale dedicato al Made in Italy e al 'Vivere all'Italiana', dal 18 al 23 settembre. “La Coppa del Mondo in Giappone rappresenta per la nostra nazionale e per tutto il movimento rugbistico internazionale un evento eccezionale - spiega Carlo Checchinato, direttore commerciale della Fir - siamo orgogliosi di poter contribuire a tutto ciò in collaborazione con gli organi istituzionali italiani, e questa attività permetterà sul fronte commerciale di aumentare la conoscenza e il rafforzamento del brand Italrugby”. Le fan zone ufficiali delle città dove giocherà l'Italrugby, Osaka, Fukuoka, Shizuoka e Toyota City (teatro della sfida del 12 ottobre contro gli All Blacks), saranno presidiate da angoli dedicati alla promozione turistica in Italia.

Gli azzurri in visita a una scuola elementare

Intanto oggi una parte della squadra azzurra ha avuto modo di addentrarsi nella cultura nipponica: Callum Braley, Jake Polledri, David Sisi e Sebastian Negri hanno fatto visita ai bambini della 'Enoki Elementary School' tornando sui banchi di scuola con gli alunni che hanno vestito i panni degli insegnanti di giapponese per gli azzurri. “E' stata una esperienza bellissima - è il commento di Negri - con tutti i bambini che avevano un entusiasmo contagioso. Siamo arrivati con molta curiosità sull'attività da svolgere, e andati via arricchiti da una giornata davvero piena di emozioni. E' strano tornare sui banchi di scuola, ma al tempo stesso abbiamo imparato qualcosa di nuovo in un modo che non avrei mai pensato”. Nel pomeriggio un altro gruppo di giocatori dell'Italrugby, formato da Quaglio, Bisegni, Minozzi, Fabiani, Palazzani, Canna e Zani, hanno partecipato alla 'japanese traditional mochizuki experience', un modo particolare di preparare il riso durante le occasioni di festa: “Il Giappone è un paese che ha un fascino incredibile. Qui a Osaka - spiega Bisegni - siamo entrati nella capitale della cucina giapponese. E poi a ogni angolo, appena intravedono una maglia azzurra, sentire dopo pochi istanti 'ciao Italia' con un viso sorridente è una cosa emozionante”.

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