Italrugby, Fischetti: "L'esordio con il Galles ha coronato un sogno"

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Il pilone in forza alle Zebre ha debuttato con la nazionale azzurra nella gara del Sei Nazioni contro i Red Dragons: "E' stata una grande emozione entrare al Principality Stadium e sentire il calore del pubblico"

PARIGI (FRANCIA) - L'Italrugby si prepara a Parigi per la seconda partita nel Guinness Six Nations 2020, in calendario nella capitale transalpina alle 16 di domenica 9 febbraio allo Stade de France. Presente tutta la rosa al completo compreso Danilo Fischetti, uno dei due esordienti, insieme a Niccolò Cannone, nella gara di esordio contro il Galles. "Ho assaporato il primo raduno azzurro a Chicago nel Test Match contro l'Irlanda - ha esordito il pilone in forza a Zebre e Italrugby - poi sono andato vicino all'esordio contro la Nuova Zelanda al Mondiale e sabato scorso finalmente sono riuscito a coronare il sogno che avevo da bambino. E' stata una emozione grandissima entrare al Principality Stadium e sentire il calore del pubblico sin dall'inizio. Certo, non è andata come volevamo: è stato un mix di emozioni e amarezza. Ci servirà da lezione per le prossime partite". Un'attesa, quella del prepartita, condivisa con i familiari. "Il giorno prima ho sentito al telefono la mia famiglia. E' stato bello sentire il loro sostegno, soprattutto quello di mio padre: tende sempre a tranquillizzarmi, a consigliarmi dove possibile. Ha giocato anche lui a rugby, anche se non per molto tempo, ma riesce sempre a trovare le parole giuste per me".

Le impressioni sull'ambiente azzurro

Sull'ambiente azzurro: "Ho trovato davvero un bel gruppo qui. Nonostante non fossimo insieme da tanto, c'è stato subito un grande affiatamento tra compagni e staff. Abbiamo tanta voglia di lavorare e imparare. L'esordio non è stato positivo, lo sappiamo bene. Ci sono comunque delle cose da salvare da cui possiamo ripartire e su cui possiamo lavorare". Con la maglia dell'Italrugby ha ritrovato alcuni compagni con cui ha raggiunto importanti traguardi con l'under 20: "Essere entrati tra le prime otto squadre al mondo è stato un bel risultato. Ho ritrovato qui Riccioni, Licata, Zilocchi e Cannone con cui ho condiviso quelle emozioni. Il percorso di formazione che ho seguito in Accademia a Roma prima e poi nell'Accademia Nazionale, passando poi per l'Under 20, mi ha aiutato molto nella mia crescita. E ritrovare qui alcuni giocatori che erano presenti con me in quella rosa, con tanti altri giovani prospetti interessanti, sta a significare che il lavoro svolto alla base è grande."

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