Sei Nazioni, Smith: "Vincere con la Scozia per creare un'Italia consapevole"

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Il ct azzurro continua il suo lavoro in vista della terza partita del torneo: "Ho confermato la squadra di Cardiff e Parigi per avere una base solida di giocatori"

ROMA - Dopo l'annuncio della formazione titolare che affronterà la Scozia sabato a Roma nella terza giornata del Sei Nazioni all'Olimpico, il capo allenatore azzurro Franco Smith ha incontrato la stampa in conferenza stampa: “Siamo concentrati su cosa vogliamo fare in campo e su come sfruttare le prossime tre partite del torneo per costruire il nostro gruppo – le parole del ct della nazionale - non conta cosa stiano facendo le franchigie scozzesi rispetto a quelle italiane nel Pro14”.

Smith e la nuova nazionale

Ogni gara è una chance per aumentare le nostre capacità, stiamo lavorando insieme da un mese per costruire la nostra identità, il nostro Dna. E' l'aspetto più importante su cui siamo concentrati. Pensiamo a noi e quello che dobbiamo fare - le parole di Smith - la scelta di confermare la formazione che ha giocato a Cardiff e Parigi è volta a costruire una base solida di giocatori consapevoli del nostro gioco, di quello che vogliamo fare. Per me è importante avere un nucleo di giocatori che sa esattamente cosa vogliamo e che possano agire come punti di riferimento sul campo”.

Smith: "Vogliamo vincere"

In questo primo mese abbiamo aggiunto e modificato molti aspetti – continua Smith - la scelta di confermare la squadra titolare è per dare un'indicazione chiara circa la strada che abbiamo scelto e il gruppo per percorrerla. Abbiamo preparato la gara fisicamente e mentalmente, in particolare per la seconda fase di gara: siamo orgogliosi e vogliamo vincere e dovremo fare le cose giuste per riuscirci. Nella psicologia dello sport chi parte lievemente sfavorito tende ad andare in difficoltà quando si trova avanti nel punteggio, è qualcosa che ho vissuto anche con Treviso quando, prima di approdare in Pro14, giocavamo in Heineken Cup. Penso di avere già chiaro come sarà la situazione a metà gara, la nostra volontà è quella di rimanere concentrati sul rugby che vogliamo giocare. La fisicità è un aspetto del gioco dell'Italia che stiamo cercando di sviluppare sempre di più, è uno degli aspetti chiave del nostro dna”.

(In collaborazione con Italpress)

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