Ritiro Cagnotto, Dallapè rinuncia a Tokyo: "Concludo insieme alla mia compagna"

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La coppia storica dei tuffi italiani non parteciperà all'Olimpiade. Omaggi per la campionessa azzurra da tutto il mondo dello sport: dai presidenti Malagò e Barelli, alla Vezzali e papà Girogio 

ROMA -  Dopo un argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, due argenti ai Mondiali nel 2009 e 2013 e otto ori agli Europei dal 2009 al 2015, sempre nei 3 metri sincro, anche Francesca Dallapè, il giorno dopo Tania Cagnotto, sceglie di abbandonare il sogno olimpico. La decisione per lei non è stata affatto facile, ma la tuffatrice trentina classe '86, specializzata nel trampolino 1m singolo, 3m singolo e 3m sincro del Gruppo Sportivo dell'Esercito, ha scelto di non continuare con le qualificazioni per le Olimpiadi di Tokyo e abbandonare definitivamente il mondo dei tuffi in sincro: "Dopo un lungo periodo di riflessione dovuto a questo stop forzato, io e Tania abbiamo valutato più e più volte se andare avanti. Inizialmente ci siamo fatte un pò demotivare psicologicamente dall'insicurezza del calendario, dal non sapere se quest'anno i giochi olimpici si sarebbero potuti svolgere o meno, dall'idea di non avere un obiettivo certo... Elementi che ci hanno fatto pensare di non riuscire ad andare avanti. Abbiamo continuato ad allenarci e prima del lockdown avevamo ripreso a crederci molto: eravamo in forma e c'era grande volontà di andare avanti, ma poi la decisione finale è arrivata nel momento in cui Tania mi ha confidato di essere incinta. Ovviamente sono davvero felice per lei e per la nuova vita che la aspetta. Concludo insieme alla mia compagna storica il mio percorso da tuffatrice in sincro, continuerò però a gareggiare dal trampolino dei 3 metri in singolo per il mio Gruppo Sportivo dell'Esercito che ringrazio ancora per la vicinanza e la comprensione in questo periodo difficile. Auguro ogni fortuna alla coppia Bertocchi, Pellacani a cui vorrei passare il nostro testimone, ora tocca a loro inseguire il sogno olimpico e difendere il podio nei 3 metri sincro".

Il saluto di Malagò e Barelli

"Ci hai fatto emozionare e gioire, tuffandoti nella storia e scrivendo una favola per sempre legata ai 5 cerchi olimpici. Sei stata una campionessa unica, un esempio per tutti.Lo sport italiano ti e' riconoscente e ti augura un futuro speciale come te. Grazie Tania Cagnotto". Questo il messaggio inviato via Twitter dal presidente del Coni Giovanni Malagò alla tuffatrice azzurra. "Tania sarà sempre una di famiglia" è invece il saluto del presidente della Federnuoto Paolo Barelli che aggiunge: "La carriera di Tania è stata un crescendo di emozioni e successi che hanno unito appassionati e società sportive di tutto il Paese. Con la sua classe e semplicità, il suo sorriso e la sua disponibilità è diventata un punto di riferimento dell'intero movimento e dello sport italiano. Coltivava il sogno di diventare portabandiera ai Giochi. La Federnuoto e le squadre nazionali di tuffi saranno sempre casa di Tania. Intanto... cari auguri e un forte abbraccio!".

L'omaggio della Vezzali e di papà Giorgio

"Ognuno di noi sente dentro di sé quando arriva il momento di smettere l' attività agonistica e credo che si debba sentire il proprio cuore e se quella fiamma non si sente più e giusto così" ha dichiarato la campionessa olimpica di scherma Valentina Vezzali. "Una volta che è venuta fuori la gravidanza ci siamo posti il dubbio sul lato sportivo. Ci siamo messi a provare fino all'ultimo, anche con risultati positivi, ma poi c'è stata la pandemia. E' stato un segno del destino". Giorgio Cagnotto, padre di Tania e tecnico federale della Nazionale azzurra, commenta così la decisione della figlia di ritirarsi dall'attività agonistica. "Non ci sarà nessun ripensamento. Tania ora è in gravidanza e non ci sarà un suo ritorno alle Olimpiadi. Francesca Dallapè ha spinto per farla riprendere in vista del "duetto delle madri", ma da mamma ha capito"

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