Coronavirus, Messina: “È come essere in guerra”

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Il coach dell’Olimpia Milano: “Questa situazione di emergenza ci ha uniti. C’è voglia di stare insieme e tanta ammirazione per medici e infermieri”

"Questa situazione di emergenza ci ha unito tutti in Italia, c'è un forte senso di appartenenza, voglia di stare assieme, e di gratitudine, direi ammirazione per i medici, infermieri, per le persone che lavorano negli ospedali perché stanno fronteggiando una crisi seconda a nessun'altra. È un po' come essere in guerra. Esiste un forte senso di emergenza che tutto il paese sta cercando di vivere con coesione". È il ritratto che Ettore Messina, coach dell'Ax Milano ed ex assistente ai San Antonio Spurs, fa dell'Italia a SportsCenter su Espn, la trasmissione sportiva più seguita negli Stati Uniti. "Noi siamo in quarantena - aggiunge - ma abbiamo la fortuna di far parte di una organizzazione valida, nessuno è rimasto solo". "I letti nelle strutture di emergenza scarseggiano - aggiunge Messina - c'è la possibilità di usare delle tende per le emergenze proprio come in guerra. Esiste un forte senso di emergenza che tutto il paese sta cercando di vivere con coesione". "Molti dei nostri giocatori hanno la famiglia con loro - spiega - Milano è una città molto ben organizzata". Per Messina, ovviamente, il lato sportivo in questo momento è irrisorio e non si espone su quando la situazione potrà tornare alla normalità.

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