Coronavirus, Melli: "Noi giocatori Nba in quarantena, ma la gente no"

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Il cestista italiano dei Pelicans racconta l'emergenza che sta arrivando negli Stati Uniti: "A New Orleans, adesso, c'è il solito traffico dell'ora di punta. Aspettiamo di capire se il campionato riprenderà o verrà cancellato"

ROMA - “Noi atleti stiamo vivendo una situazione particolare perché la Lega Nba ci ha giustamente imposto una quarantena, mentre le persone normali stanno continuando a vivere come se niente fosse”. Lo ha detto il cestista italiano Nicolò Melli, ala dei New Orleans Pelicans, in collegamento con ‘Propaganda Live’ su La7: “A New Orleans in questo momento c’è il traffico dell’ora di punta mentre noi giocatori usciamo solo se necessario e cerchiamo di adottare le precauzioni che ci sono anche in Italia – continua Melli - anche se su noi giocatori il virus potrebbe avere conseguenze meno gravi, la salute è fondamentale e di fronte ad essa tutto il resto passa in secondo piano, per questo tutti i giocatori sono d’accordo con la sospensione. Aspettiamo di sapere se si riprenderà fra 30 giorni, ancora più avanti o se la stagione verrà cancellata definitivamente”.

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