Piatek-Milan, parla il padre: "Non vuole fare la riserva"

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Dopo Paquetà, che ha chiesto di non essere convocato in vista del match di stasera contro il Brescia, i rossoneri devono fare i conti con il "mal di pancia" del polacco

ROMA - Dopo il caso Paquetà, che ha chiesto alla società di non essere convocato per il match di stasera contro il Brescia perchè "poco sereno", il Milan deve fare i conti anche con i malumori di Krzysztof Piatek, arrivato in rossonero dopo aver messo a segno 13 gol in 19 partite con il Genoa a gennaio della scorsa stagione. Il suo approccio con il nuovo club è stato positivo (9 gol in 18 partite lo scorso campionato). Quest'anno la scelta del numero 9 e tanta attesa per quella che doveva essere la stagione della consacrazione. Il centravanti polacco, invece, sembra essersi smarrito e aver perso quel magico feeling con il gol. Solo cinque le reti messe a segno in questo primo scorcio di stagione (4 in campionato più quella in Coppa Italia contro la Spal). Poi l'arrivo di Ibrahimovic in questa finestra di mercato e sempre meno spazio per l'attaccante polacco. 

Piatek, le parole del padre

Una condizione che Piatek digerisce mal volentieri: da qui l'idea di cambiare squadra prima della chiusura del calciomercato. A tal proposito, il padre del polacco, intervistato da Sportowefakty, ha dichiarato: "Kris non vuole fare la riserva, vuole essere in forma per gli Europei e se non può farlo al Milan, lo farà volentieri altrove. È difficile dire quali siano i piani della società - ha aggiunto - ci sono giocatori di spicco come Piatek, Suso, Paquetà e Calhanoglu che sono sul mercato. Il club vuole soldi freschi per nuovi giocatori. In tanti stanno chiedendo Kris in prestito, ma il Milan punta a venderlo per una cifra simile a quella sborsata (30 milioni di euro). Penso che tutti stiano aspettando la prossima settimana, quando il suo futuro sarà deciso".

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