Lautaro, il Barça gioca la carta Firpo: troppo poco per l'Inter
I nerazzurri preferirebbero i 111 milioni della clausola, ma i catalani in crisi hanno poco margine di manovra
MILANO - Il mercato è ancora molto lungo, quindi la partita-Lautaro non si deve giocare obbligatoriamente subito. E’ vero che c’è una clausola valida solo nella prima metà di luglio, ma la cifra di uscita, 111 milioni di euro, è innanzitutto un punto di riferimento, visto che nell’operazione entrerà almeno una contropartita tecnica. Resta il fatto, però, che il Barcellona è in difficoltà. La crisi provocata dal coronavirus, infatti, si è sommata alle tensioni interne che covavano da tempo, il risultato è che sul mercato la libertà di manovra dei catalani, al momento, è limitata.
Di versare l’intero aumentare della clausola non se ne parla, anche perché il pagamento è previsto in due tranche e tutti i club hanno problema di liquidità. Ma se anche l’Inter dovesse accettare un pagamento dilazionato, oltre a ricevere un giocatore a parziale conguaglio, resta un affare in tripla cifra, destinato ad appesantire un bilancio, che già deve sopportare gli ammortamenti per altri acquisti monstre, come Dembelè, Coutinho e De Jong.
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