Fiorentina, riecco Chiesa: il futuro passa da lui

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Contro l'Atalanta Federico ha raggiunto quota 120 partite in Serie A, ha segnato un gol e creato tante occasioni: la Viola oggi non può prescindere dal suo gioiello

FIRENZE - Ha segnato nel giorno della gara numero 120 in Serie A, sempre con la maglia viola addosso, trovando il quarto gol in questo campionato che gli ha permesso di agganciare il capocannoniere Vlahovic. Ha acceso la sfida con l’Atalanta perché, oltre al gol, all’occasione creata per Cutrone e al tentativo disperato, sempre dalla distanza, di mettere il sigillo sul pari, sul finale di match, si è soprattutto mostrato nelle vesti di leader, tenendo calmo qualche compagno (da Igor a Dalbert), discutendo con l’arbitro e trasformandosi in una sorta di secondo allenatore in campo. A dispetto dell’età (22 anni) e a prescindere dalla fascia di capitano, stretta al braccio di Pezzella. Federico Chiesa è sempre più al centro della Fiorentina e ora vuole di più. 



Ha costretto all’angolo del ring la distorsione alla caviglia rimediata al termine della rifinitura pre-gara e si è caricato la squadra sulle spalle, mostrando subito di voler essere (anche) lui a dettare legge. Ha interrotto il digiuno di gol viola che durava da due gare di campionato (Genoa e Juventus) ed è stato il più pericoloso dei suoi, di certo quello che ha concluso verso la porta avversaria più volte di tutti, 4. Per altro, ha messo il sigillo sul suo terzo gol in assoluto realizzato da fuori area, contro quell’Atalanta che da lontano, dall’inizio della stagione, ne ha incassati meno di tutti, appena 2. Ed ora, che in A è ad un passo dalle 20 marcature complessive segnate dal suo debutto sul palcoscenico del calcio che conta (è a quota 19), la sfida di Marassi diventa il bivio. Esattamente come accaduto nel girone d’andata, quando arrivarono le tre vittorie consecutive che fecero per un attimo sognare un campionato meno avvelenato del finale del precedente. E’ vero, che in queste prime 4 giornate dopo il giro di boa, la Fiorentina di Iachini ha messo insieme 4 punti (vittoria a Napoli, pari col Genoa e 2 ko), il doppio rispetto a quanto accaduto nei primi 4 turni di A (2 sconfitte e due pareggi), ma per cancellare la paura in via definitiva serve di più. E Chiesa punta ad essere l’uomo del “rinascimento”, tra gol e guizzi capaci di rovesciare la prospettiva.

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