Saponara: "Lecce grande occasione. Al Genoa qualcosa mai capitato prima"

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Il trequartista: "Liverani mi ha convinto a venire qui. Ho preso il numero 18 come Baggio nel '98. Prima mi ispiravo a Kakà, ora penso solo a me stesso"

LECCE - E' stato il colpo di mercato del Lecce in questa sessione invernale, e giunge in Salento con tantissima voglia di rivalsa. Ecco le prime parole di Riccardo Saponara in giallorosso: "Arrivo qui con grandi motivazioni, voglio raggiungere la salvezza con questa squadra. Ho trovato un gruppo di calciatori importanti, adesso tocca a me ripagare la fiducia. Sto bene, sono contento di avere un'opportunità importante come quella che mi ha presentato il Lecce. Ora tocca al mister decidere quando utilizzarmi. Cosa è succeso al Genoa? Onestamente non lo so, è una cosa che non mi è mai capitata in carriera. Non provo comunque rabbia nei confronti dei rossoblù, oggi penso e soltanto al Lecce e al mio futuro qui". Saponara nel 2013-2014 indossò anche la maglia del Milan, ma senza successo: "Milano mi ha travolto emotivamente in modo positivo, ogni calciatore ha dei propri step nella carriera. Mi è servita quell'avventura per gestire le stagioni successive. Non voglio pensare al passato ma godermi il presente a Lecce".

Ora Saponara troverà Liverani ad allenarlo: "In carriera sono stato allenato da tanti tecnici importanti. Ma Canzona e Martusciello hanno contribuito tanto alla mia crescita come uomo e calciatore. Liverani? È molto esigente e soprattutto ha ancora i piedi da calciatore (sorride, ndr). Si basa molto sul possesso e sulla gestione del pallone, la sua convinzione mi ha spinto a venire qui". Nella Fiorentina Riccardo ha giocato con Davide Astori: "Quanto gli è accaduto mi ha dato, e ci ha dato, una marcia in più, ero molto legato a Davide. Fino a quel momento avevo trovato poco spazio, dalla partita successiva contro il Benevento abbiamo iniziato una grande rincorsa. Il numero 18? Un amico mi ha consigliato di prenderlo, nessun motivo particolare. Come Baggio nel '98 e nel Milan... Prima mi ispiravo a Ricardo Kakà, con cui ho avuto la possibilità di giocare in rossonero. Ma oggi penso solo a me stesso, non mi piacciono i paragoni".

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