Bufera Ettore Viola sulla Roma: Pallotta e lo stadio nel mirino. Su Totti...

© Bartoletti

L'ex dirigente e figlio del presidente del secondo scudetto si scaglia contro la proprietà: "Usano Totti come testimonial. Mio padre sempre presente, per questo ha vinto"

ROMA - “Se uno continua a gestire la società attraverso manager che non capiscono molto di calcio e chi potrebbe aiutarli viene emarginato, la Roma è destinata ad andare sempre peggio”. Ettore Viola si scaglia contro la Roma, la dirigenza e il proprietario James Pallotta, reo di aver danneggiato la società attraverso le deleghe sbagliate a diversi dirigenti del club. L'ex dirigente e figlio del presidente che ha portato i giallorossi al secondo scudetto e alla finale di Coppa dei Campioni ha voluto commentare il momento della Roma in un'intervista a Dagospia: "Con mio padre tutto quello che è accaduto negli ultimi tempi a Trigoria, non sarebbe mai successo. Dino Viola era esageratamente presente, seguiva gli allenamenti, le partite allo stadio sia in casa che in trasferta. È così che si vince qualcosa".

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L'ad Fienga non convince Viola, così come il ruolo di Totti e la scelta di Fonseca come allenatore: "Magari Fienga è un manager eccellente ma il calcio è un’altra cosa. Francesco decida cosa fare. Se gli danno un ruolo operativo ha senso che resti, se invece continua ad essere usato come testimonial mi sembra per lui tempo sprecato. Fonseca? A forza di sentirsi dire no da tutti, finalmente ne hanno trovato uno… L’aspetto è di una persona simpatica e disponibile ma io avrei puntato sul profilo di un allenatore che conosce il campionato italiano. Per Fonseca ci vorrà un anno di rodaggio. Ma la Roma di rodaggi ne ha fatti fin troppi…”.

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Infine sulla questione stadio: “Se Pallotta si rendesse conto che le problematiche del nuovo impianto a Tor di Valle sono tali che il suo progetto non può andare avanti, forse potrebbe decidere di lasciare a qualcun altro. Faccio fatica a pensare che diano l’ok definitivo a Pallotta per Tor di Valle che obiettivamente non mi sembra il posto migliore per costruire uno stadio. Se ce la dovesse fare, che Dio li benedica, ma non mi sembra che al momento ci siano i presupposti…". 

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