MANCHESTER - Freddo e pioggia a Manchester, dove la temperatura già autunnale ha rischiato di trasformarsi in gelo quando il "figliol prodigo" Rooney, ex bandiera dello United, porta in vantaggio l'Everton segnando il suo secondo gol stagionale dopo quello decisivo al debutto contro lo Stoke (battuto 1-0). E pensare che per un’abbondante mezz'ora sono i padroni di casa a fare la partita, chiudendo per lunghi tratti gli avversari nella propria metà campo pur senza creare grossi pericoli. Quando poi Guardiola sembra aver trovato la chiave arretrando Aguero per non dare punti di riferimento ai difensori ospiti - e solo il palo al 34’ nega il gol a Silva – un minuto dopo la ripartenza letale che porta alla rete il “nemico” di sempre.

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CITY IN DIECI -  E a mettere ancora più in salita la strada per il City prima del riposo arriva il secondo giallo all’esterno destro Walker che lascia così i suoi compagni in dieci con un tempo intero ancora da giocare. Al rientro dagli spogliatoi Guardiola ridisegna il City con l’ingresso di Sterling per l’attaccante Gabriel Jesus e passando dall’iniziale 3-1-4-2 a una sorta di 4-1-3-1. La squadra di casa, pur in inferiorità numerica, prova fin da subito a gettarsi in avanti a caccia del pari ma sbatte contro il muro dell’Everton, che mantiene il suo compatto 3-5-2 a difesa della sua area di rigore. Al 61’ inoltre Koeman manda in campo forze fresche sostituendo prima il difensore Williams (rimasto acciaccato dopo una pallonata) con Klaassen e il centrocampista Davies con Sigurdsson. Guardiola replica allora spedendo in campo l'esterno brasiliano Danilo al posto di Stones (65') e poi con l'ex monegasco Bernardo Silva al posto di Sane (69'). E proprio a Bernardo Silva e poi ad Aguero capitano un paio di palle buone in area, ma la mira di entrambi è sballata. E quando Danilo, ben imbeccato da Sterling, inquadra la porta è invece Pickford a negare il pari con una parata in tuffo decisiva.

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L'AGGANCIO -  L'assedio trova però sbocco all'82, quando Sterling vede arrivare una palla vagante e dal cuore dell'area la scaraventa in rete con un preciso destro al volo. Nel finale poi l'arbitro ristabilisce la parità numerica espellendo Schneiderlin (secondo giallo per una brutta entrata su Aguero), ma nei quattro minuti di recupero il risultato non cambia più e le due squadre rientranbo negli spogliatoi con un punto ciascuna. Un risultato comunque positivo per il City, capace di rimonatre in dieci, ma anche per l'Everton che - proprio come la squadra di Guardiola, che intanto sogna di poter riabbracciare Messi dalla prossima stagione - si porta a quota 4 punti e vede ancora da vicino Manchester United, Huddersfield e West Bromwich, uniche tre squadre rimaste a punteggio pieno.

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