Roma, un pareggio che vale fino a 20 milioni

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Con un punto giallorossi agli ottavi: ecco tutti i potenziali introiti

ROMA - Non c’è mai stato nella storia della Roma un punto che valesse così tanto: non solo la qualificazione agli ottavi di Champions League con una giornata d’anticipo, ma anche un ricco bonifico che consentirebbe al bilancio di assestarsi proprio in seno all’Uefa nell’ottica del fair play finanziario e magari di investire qualcosa nel mercato di gennaio.

PRECEDENTI - Due volte la Roma ha superato il girone di Champions con 90 minuti di vantaggio sul calendario, in tutti e due i casi finendo seconda dietro alla squadra che poi avrebbe alzato la coppa (Real Madrid 2001/02 e United 2007/08) mentre in altre occasioni si è trovata a un pareggio di distanza dalla qualificazione: le ultime con Rudi Garcia all’Olimpico, una sfortunata (0-2 con il Manchester City), l’altra riuscita (0-0 contro il Bate Borisov). Ma i soldi che prometteva l’Uefa all’epoca non erano tanti come adesso. Tra i bonus per le partite, gli incassi al botteghino e la fetta di market pool, gli introiti si possono stimare in circa 20 milioni, con una discreta percentuale di approssimazione verso il basso. Non è solo una questione di gloria, insomma.

CONTI - Per la Roma, grazie agli otto punti in classifica e alle due partite all’Olimpico, si è assicurata già circa 7 milioni, che si vanno ad aggiungere al lauto premio di partecipazione alla fase a gruppi. Un’eventuale [...]

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