Roma, De Rossi: «Abbiamo il dovere di provarci». Florenzi: «Non ci hanno ucciso»

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Il capitano è uscito dopo poco più di un'ora di gioco: «Non molleremo»

LIVERPOOL - Un'altra serata complicata per la Roma dopo gli "schiaffi" del Camp Nou. Anche se stavolta la sensazione è stata quella di una squadra nettamente inferiore al Liverpool, a tratti devastante. Al ritorno, in programma il 2 maggio allo stadio Olimpico, servirà un'altra impresa per andare in finale a Kiev. De Rossi a fine match: «Come ho visto Salah? L’ho visto bene, lo conosciamo e sappiamo che è un grande giocatore oltre a essere una grande persona. A parte per stasera sono felice per lui, per quello che sta facendo, è migliorato molto e sta diventando decisivo negli ultimi 16 metri. Rimonta possibile? Ci possiamo aggrappare a quello fatto nei quarti di finale che ci dice che non è impossibile. Abbiamo il dovere di provarci per noi e per la gente che vuole bene alla Roma. Col Barcellona però eravamo stati sfortunati e c’erano stati episodi dubbi, oggi abbiamo iniziato bene, poi abbiamo sofferto molto la loro velocità. La sensazione dopo Barcellona era che potevamo giocarsela, oggi c’è stato un black out totale ma questo ci servirà. Però i gol da rimontare sono sempre 3, il Barcellona è forte come il Liverpool, noi siamo gli stessi, lo stadio sarà lo stesso e sappiamo che non è impossibile. Dobbiamo prendere questa gara da insegnamento. Non saprei dare una spiegazione tattica, loro sono molto forti, avevamo preparato una partita pensando che sarebbero partiti bene e siamo stati bravi. Poi però abbiamo sofferto la loro continua ricerca della profondità anche se è difficile coprire la profondità contro avversari spesso più veloci di te. La croce la si butta sulla difesa ma non è giusto, tutti noi abbiamo sbagliato. Roma stanca per anche per la corsa Champions in campionato? Stiamo lottando con due super squadre. L’Inter sta facendo benissimo e la Lazio sta sorprendendo tutti. La stanchezza non è fisica, abbiamo una rosa ampia, forse mentalmente la Champions un pochino ti può distrarre ma non possiamo mollare, sapendo che entrambe le competizioni sono ugualmente importanti. Un messaggio per chi verrà all’Olimpico al ritorno? Non c’è niente da dire, non c’è bisogno di caricare i tifosi, col Barcellona ci credevano da subito dopo l’andata e noi dobbiamo inseguire un risultato che non è impossibile».

FLORENZI: «ERAVAMO MORTI MA NON CI HANNO UCCISO» - Sconsolato anche Florenzi, protagonista di una prestazione sottotono: «Ci siamo persi dopo la prima mezz’ora, a un certo punto eravamo morti ma non ci hanno ucciso e con il nostro orgoglio abbiamo fatto due gol. All’Olimpico saranno 90 minuti molto lunghi e proveremo a fare ancora qualcosa di importante. Come tenuta mentale e fisica ci siamo, sarà più difficile rispetto al Barcellona perché hanno caratteristiche diverse ma dovremo giocare con il coltello tra i denti per non avere rimpianti. Abbiamo visto che possono andare in difficoltà, lavoreremo su questo ma dovremo lavorare anche sulla fase difensiva per non prendere gol evitabili. Un messaggio per chi verrà all’Olimpico al ritorno? Mi sento di promettere che daremo il sangue per questa maglia e non scenderemo in campo già sconfitti»

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