Se arbitro e Var rovinano tutto...

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Adesso sappiamo che bastano un arbitro, Giacomelli nell’occasione, e il Var per rovinare una partita e, nel caso della Lazio, magari anche un campionato

Adesso sappiamo che bastano un arbitro, Giacomelli nell’occasione, e il Var per rovinare una partita e, nel caso della Lazio, magari anche un campionato. Già, perché non saranno tre indizi a fare una prova, ma di sicuro la squadra di Inzaghi (o di Lotito?) non dev’essere troppo simpatica, visto il trattamento - o meglio l’accanimento - delle ultime giornate. Contro la Fiorentina, un rigore negato a Parolo e un altro fischiato a sfavore all’ultimo minuto, naturalmente con il Var: ma i biancocelesti erano almeno riusciti a conquistare un pareggio. A Genova, malgrado un rigore non dato per un evidente tocco di mano, la Lazio era comunque riuscita a vincere.

DISASTRO VAR, LAZIO FURIOSA

Stavolta, no. Troppo pesante l’ingiustizia subìta, con un rigore solare non visto dall’arbitro, lì a due passi, e ignorato appunto dal Var, prima di una reazione di Immobile alla provocazione di Burdisso. Inutile dire che, anche per un fatto temporale, il rosso al centravanti (che comunque ha sbagliato per il gesto plateale) non ci sarebbe stato se la moviola in campo almeno stavolta avesse fatto il suo dovere. Invece, è finita con la Lazio che da un evidente rigore che avrebbe potuto dare il vantaggio - cambiando così il tema della gara - si è ritrovata senza un suo giocatore fondamentale. All’arbitro Giacomelli e al suo valido aiuto davanti allo schermo, Di Bello, diciamo che non c’è neppure bisogno di rivedere ulteriormente le immagini. Anche a occhio nudo è stata davvero una Vargogna.

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