Gattuso, pensavo fosse una "pippa", e invece

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Rino ha aggiustato la difesa facendo scelte forti, rimesso a posto il centrocampo e la testa dei giocatori, azzeccato molte scelte offensive e oggi si ritrova a 7 punti dall’Inter di Spalletti e con più che legittime prospettive di rinnovo

ROMA - Sono stato tra i primi a credere che Gattuso non fosse un allenatore da Serie A. L’anno scorso, da gennaio a maggio, seguendo per amicizia (ventennale, autentica) nei suoi confronti e per l’affetto mostratomi dai tifosi tutte le partite del Pisa in B.
Il Pisa di Rino si difendeva assai bene, ma attaccava malissimo, creava nulla – di gioco, solo l’ombra. Le partite finivano molto spesso 0-0 o 1-0 per gli altri e a forza di 0-0 e 1-0 per gli altri quel Pisa retrocesse. Ma, attenzione, con la miglior difesa del campionato, fottendo anni di certezze statistiche e luoghi comuni.
Prima di Pisa, Rino si era distinto soprattutto per le scelte professionali azzardate: Sion, il cui presidente è un miliardario fuori di capoccia; Palermo, non serve aggiungere altro; Ofi Creta, dove trovò una situazione catastrofica e, appunto, Pisa, promozione al primo colpo e da luglio il disastro societario – sottolineo che per mesi Rino fu tecnico, dirigente accompagnatore, massaggiatore, addetto stampa, autista, psicologo.
Quando l’estate scorsa decise di tornare al Milan ma per guidare la Primavera pensai che si fosse reso conto dei propri limiti: molti però ritenevano che - considerata la calabresità del ds Mirabelli - avrebbe presto sostituito Montella.
Rino ha in effetti preso il posto di Montella e i primi giorni li ha trascorsi spiegando a giornalisti e tifosi che il patentino di allenatore non l’aveva rubato.
Il gol subìto da un portiere sembrava la sublimazione del giudizio negativo o della sfiga.
Poi sapete benissimo com’è andata: il Milan è cresciuto atleticamente, tecnicamente, tatticamente. Rino ha aggiustato la difesa facendo scelte forti, rimesso a posto il centrocampo e la testa dei giocatori, azzeccato molte scelte offensive e oggi si ritrova a 7 punti dall’Inter di Spalletti e con più che legittime prospettive di rinnovo. Non amo ammettere di aver sbagliato, ma in questo caso sono strafelice di farlo: Gattuso può serenamente giocarsela con tutti, non è solo cuore e grinta: è lavoro, applicazione, studio, cura del dettaglio, soluzioni.
Forse le pippe erano molti giocatori di quel Pisa. Io no, non io.

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