Milan, Galliani: «Non ho motivi per dubitare della solidità finanziaria di Li»

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L'ex amministratore delegato del club rossonero: «Noi eravamo assistiti da un grande gruppo internazionale e lui da una grande banca internazionale. Ha presentato credenziali in Figc, al momento dell'acquisto, e queste sono state accettate. Poi, il fondo Elliott gli ha prestato più di 300 milioni e avranno fatto anche loro le dovute verifiche»

MILANO - «L'inchiesta del Corriere della Sera su Li? Penso tante cose. Questo signore ha acquisito il Milan investendo una cifra importante. Noi eravamo assistiti da un grande gruppo internazionale e lui da una grande banca internazionale. Ha presentato credenziali in Figc, al momento dell'acquisto, e queste sono state accettate. Poi, il fondo Elliott gli ha prestato più di 300 milioni e avranno fatto anche loro le dovute verifiche.Terza cosa: ha fatto una grande campagna acquisti, presentando sempre certificazioni. Non conosco le cose cinesi ma uno più uno, più uno mi lascia credere che sia tutto ok». Così, a "Mattino Cinque", l'ex amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, a proposito dell'inchiesta pubblicata oggi sul "Corriere della Sera", dove si mette in forte discussione il patrimonio di Yonghong Li, nuovo patron del club rossonero, accusato dai giornalisti Milena Gabanelli e Mario Gerevini di avere seri problemi economici. La holding di Li dovrebbe andare presto all'asta e sul suo gruppo penderebbe «una richiesta di bancarotta». A seguire Galliani ha parlato della sua candidatura al Senato, nelle fila di Forza Italia. «Gattuso risiede a Gallarate, che fa parte del mio collegio elettorale. Mi auguro che voti per me», ha concluso, scherzando, l'ex dirigente del club rossonero.

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