Roma, Spalletti: «Presto chiarirò il mio futuro»

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Su Totti: «È incredibile quello a cui assistito, tutti stavano piangendo allo stadio, se smette è una grave perdita. Francesco un re? E' di più, un imperatore»

ROMA - «Quando alleni una squadra come la Roma devi pensare all'obiettivo della vittoria sempre e a volte il secondo posto, da parte di qualcuno, non è accettabile, ma questo secondo posto è un grande traguardo. Questo traguardo ce lo siamo dovuti andare a prendere e, oggi in particolare, la squadra ha meriti infiniti per come si è sviluppata la partita». Luciano Spalletti, a Mediaset Premium, dopo Roma-Genoa, tira un sospiro di sollievo: con qualche imprevisto di troppo, il secondo posto che vale la Champions League è arrivato. Il suo futuro sarà ancora a Roma? Il tecnico non chiarisce: «Il mio futuro? Faremo con la società un meeting di chiusura e dopo che ci saremo parlati chiarirò la mia posizione. Lo faremo il prima possibile, perché è giusto che si sappia».  

BILANCIO - Ma Spalletti, vicinissimo all'Inter, parla da ex: «Rimpianti in questo anno e mezzo sulla panchina della Roma? Sono sempre stato abbastanza coerente: ritengo di avere allenato una squadra forte, che a volte ha avuto momenti di difficoltà, ma abbiamo sempre spinto sull'acceleratore. Abbiamo lavorato in maniera seria, dimostrando sempre il nostro valore». 

Infine l'addio di Totti: «Una cosa incredibile: stavano piangendo tutti, era impossibile non venire trasportato da e in questa emozione generale. Se Francesco decidesse di smettere, come penso abbia deciso di fare, sarebbe una perdita da colmare: ottavo re di Roma è poco, è più un imperatore».

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