Pallotta: «La mia Roma sarà grande. Sabatini? Curioso sia con Spalletti»

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Il presidente giallorosso rivela: «Walter non voleva Luciano e ora è con lui all’Inter. Di Francesco mi piace»

BOSTON - Un incontro al campo, una stretta di mano e una promessa. «Ci sentiamo presto, parlerò volentieri». James Pallotta non ha mancato l'appuntamento. L'occasione è stata l'intervista che un suo ex dipendente, Walter Sabatini, ha rilasciato al Corriere dello Sport-Stadio, nella quale lamentava una serie di incomprensioni con il presidente quale causa decisiva del distacco dalla Roma.

L'intervista a Sabatini

BIP BIP - Il messaggio arriva in serata. «Ha letto cosa ha detto di me Walter. Dall'altra parte della conversazione c'è Pallotta, chiaramente seccato. Ovviamente sì, l'intervista di Veltroni era imperdibile. «Ha letto cosa invece ha detto Strootman. Due domande, nessun indovinello. Pallotta alludeva alla frase in cui uno dei suoi giocatori preferiti, interpellato dalla Nbc, parla di «un presidente perfetto, mi ha sempre supportato nel periodo dell'infortunio». Due visioni un po' diverse, che offrono a Pallotta il pretesto per replicare a Sabatini: «Mi è dispiaciuto che il nostro rapporto si sia rotto ma c'erano divergenze nell'ultimo periodo su come il nostro lavoro andasse condotto. Peccato perché Walter mi è sempre piaciuto come persona e continua a piacermi. Però trovo incredibilmente divertente e curioso che io fossi quello che spingeva per ingaggiare Spalletti e che lui fosse quello contrario, visto che adesso sono ancora insieme nell'Inter. E' bellissimo...». E' una spiegazione che ristabilisce una verità storica troppo spesso negata ad arte.

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